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Quando è obbligatoria la mediazione civile?
La mediazione civile diventa obbligatoria in determinati casi, in cui il legislatore ritiene che questa possa essere particolarmente vantaggiosa per le parti coinvolte. Di seguito, riportiamo un elenco delle controversie per le quali è prevista la mediazione obbligatoria:
- Diritti reali, comodato: Questi includono l’usufrutto, servitù, superficie, enfiteusi, il diritto di abitazione o il diritto di uso.
- Patti di famiglia: Dispute relative a patti successori, a patti di convivenza, patti di riservato dominio, patti di usufrutto, patti di affido, patti di compartecipazione aziendale.
- Contratti di locazione: Dispute tra inquilini e proprietari riguardo a pagamenti di affitti, manutenzione dell’immobile, o risoluzione anticipata del contratto di locazione.
- Comodato: Ad esempio una situazione in cui il comodante (il proprietario che concede in comodato) desidera recuperare il bene prestato prima della scadenza del contratto di comodato, mentre il comodatario (il ricevente del bene) non è d’accordo o non è in grado di restituire il bene in quel momento.
- Condominio: Problemi relativi alla gestione condominiale, come ripartizione delle spese, lavori di manutenzione, disturbo della quiete condominiale, ecc.
- Responsabilità medica: Dispute tra pazienti e fornitori di servizi sanitari riguardo a presunte negligenze mediche o errori durante le cure.
- Consumatori e fornitori: Controversie tra consumatori e fornitori di beni o servizi, come reclami per prodotti difettosi o contestazioni su contratti di acquisto.
- Successioni e divisioni ereditarie: Dispute tra eredi riguardo alla divisione di beni e patrimoni lasciati da un defunto.
- Affitto di aziende: Dispute relative alla locazione di aziende, inclusi problemi di gestione, cessazione del contratto e ripartizione dei profitti.
- Risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità: Controversie riguardanti diffamazione e danni morali causati da pubblicazioni stampate o altri mezzi di pubblicità.
- Contratti assicurativi, bancari e finanziari: Dispute tra assicurati e compagnie di assicurazione, o tra clienti e istituti bancari o finanziari, riguardanti polizze, prestiti, investimenti, ecc.
- Associazione in partecipazione, consorzio, franchising, opera, rete, di somministrazione, subfornitura e società di persone: Controversie relative a varie forme di associazione o collaborazione tra soggetti, inclusi accordi di franchising, contratti di subfornitura, e accordi di società di persone.
Anche in casi in cui la mediazione non è obbligatoria per legge, può essere comunque fortemente consigliata come metodo alternativo di risoluzione delle controversie. Ad esempio:
- Contratti commerciali: Dispute tra imprese o aziende riguardanti violazioni contrattuali, pagamenti in ritardo o discrepanze nell’interpretazione dei termini contrattuali.
In questi casi, la mediazione offre comunque numerosi vantaggi, tra cui la rapidità, la riservatezza e la possibilità di preservare le relazioni interpersonali, rendendola una scelta consigliata anche quando non è obbligatoria per legge.